Scattare in condizioni estreme con Elinchrom ELB 400

– Una copertina per Playboy realizzata a 5° sotto zero  –


Arriva l’autunno e come ogni anno, si progettano già i lavori per le pubblicazioni invernali. Infatti questi devono essere realizzati proprio in questo periodo dati i lunghi tempi tecnici che intercorrono fra la data dello shooting e le varie fasi di lavoro che portano alla selezione degli scatti ed alla approvazione dell’editoriale finale da parte della redazione.

Per questi lavori tipicamente si scelgono come location località di montagna o luoghi dove le condizioni sono ideali per contestualizzare al meglio il nostro racconto fotografico.

Il set che vi racconterò in queste righe è stato realizzato sul monte Terminillo, in una zona dove si può arrivare agevolmente solo con sci, ciaspole, o con  il gatto delle nevi, che come vedete è protagonista della parte iniziale del set.

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ELB400Per questo set ho scelto il flash a batteria di Elinchrom ELB400. Una scelta obbligata in quanto dovevo fronteggiare la totale assenza di corrente sia in esterno che all’interno della baita, inoltre mi occorreva uno strumento che fosse affidabile anche nelle condizioni più estreme sia in termini di temperatura che di umidità.
Ho sempre apprezzato l’Elinchrom ELB400 perché è ben protetto dall’umidità sia nella struttura che nei collegamenti, è estremamente leggero e maneggevole e la batteria può essere tenuta facilmente al caldo, anche nella tasca di una giacca, in modo da preservarne la carica.
Ho utilizzato una sola torcia in quanto, essendo in presenza di neve, avevo a disposizione come luce di base il forte riverbero delle superfici ambientali e quindi ho anche razionalizzato l’uso del flash per prolungare ulteriormente la durata della batteria.
Utilizzando l’ELB400 mediamente ad oltre la metà della potenza, la durata delle batterie è stata infatti sufficiente ad assicurare la copertura dell’intero set fotografico composto da oltre 900 scatti tutti effettuati senza alcun cambio batterie o messa in carica delle stesse (benché sia sempre bene metterne in borsa una di scorta!).

 

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Gli editoriali glamour come questo sono delle piccole storie fotografiche. A differenza di quelli moda non nascono sempre con uno schema ben preciso, infatti  rispetto al cosiddetto “storyboard” ci si limita a creare un “mood board”, ovvero una tavolozza dove incasellare una piccola serie di idee fotografiche, a volte messe su carta come una sorta di collage di immagini, che serve a mettere dei “pilastri” su cui poi il fotografo può muoversi con una certa libertà creativa nella costruzione delle scene.

Mi permetto di dire che mentre lo storyboard è una sceneggiatura dettagliata, il moodboard è più un collage di “visioni”, immagini evocative di un’atmosfera ben identificata, che richiama un determinato stato d’animo, il cosiddetto “mood”.

In un set glamour l’espressività e la bellezza della modella sono senza dubbio fondamentali rispetto ad altri generi fotografici. Una bella modella però non basta: per ottenere un’atmosfera di sensualità e seduzione il fotografo deve gestire molte variabili legate sia all’ambientazione, che alla personalità e allo stato d’animo della modella il giorno stesso del set.

Proprio sulla base di questo modus operandi, per  questo set avevo stabilito essenzialmente poche semplicissime idee chiave e prescelto un elemento ricorrente per caratterizzare l’atmosfera in modo incisivo ed evocativo.

Con l’obiettivo di costruire una storia in pieno stile “Playboy USA anni 90”, ho scelto una modella bionda dai lineamenti forti e decisi, e ho voluto ambientare prima il set sulla neve e poi all’interno di una baita. Infatti volevo che il lettore potesse visualizzare il forte contrasto (anche psicologico) da freddo a caldo: del resto solo l’idea di scaldarsi davanti ad un bel caminetto accesso in virtuale compagnia di una playmate è sicuramente un elemento vincente ed è intramontabile nella tradizione degli editoriali glamour di successo!

L’elemento ricorrente, soprattutto nei primi scatti, è stato il tocco di colore rosso. Il rosso è utilizzato nella comunicazione visiva come elemento suggestivo di passione e calore, ma è anche il colore associato al Natale. Non a caso una delle foto del servizio è stata scelta per la copertina di Playboy di Dicembre ed ha influenzato anche i colori delle pagine successive.

Per dare un senso alla storia e soprattutto una motivazione allo streap-tease della modella, che passa da molto coperta al nudo integrale, ho deciso di introdurre un elemento che permetta di passare da un’osservazione in terza persona ad una in prima persona con lo sguardo della modella diretto in obiettivo.

 

A -5°C per la copertina di Playboy con Elinchrom 15A -5°C per la copertina di Playboy con Elinchrom 12Questo semplice stratagemma permette al lettore di immedesimarsi con il personaggio maschile che appare fuori fuoco ed ai margini dello scatto. Il personaggio misterioso appare nelle prime scene della storia, proprio appena la modella arriva in location con il gatto delle nevi. L’attore che compare di spalle non è altri che il proprietario della location che si è simpaticamente reso disponibile nel farsi “vittima” del gioco di seduzione della playmate (nella tradizione Playboy, la cosiddetta coniglietta, è la compagna di giochi).

 

 

 

 

 


Il set è stato articolato in tre fasi principali con altrettanti set fotografici e scenografie:

Parte 1 – Arrivo in baita e giochi sulla neve

Parte 2 – Incontro con l’osservatore e gioco di seduzione

Parte 3 –  Ingresso in baita ritratto glamour ambientato indoor.

Nelle prossime righe vi racconterò come ho affrontato i vari set e vi illustrerò gli schemi di luce che ho implementato.

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Voglio raccontarvi subito quella che è stata la foto scelta per la copertina: un classico “stile Playboy USA” caratterizzato da una luce morbida, avvolgente e descrittiva, e da una limitatissima profondità di campo per eliminare ogni elemento di disturbo anche sullo sfondo più caotico ed eterogeneo. Lo sfondo diventa così una sorta di cornice evocativa della nostra scena, incentrata interamente sulla bellezza e seduzione del soggetto ripreso, in questo caso la stupenda playmate Emy Danciu Vivian.

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Lo schema di illuminazione che ho utilizzato, è illustrato qui di seguito.
L’Elinchrom ELB 400 è stato dosato esattamente in modo paritario rispetto alla luce esistente, l’intervento della luce flash non è quindi evidente ma ha solo lo scopo di togliere ogni ombra nel lato del corpo meno esposto al riflesso della luce solare sulla neve (lato sinistro della modella). Questo ha contribuito ad avere tutta la figura della nostra playmate perfettamente esposta, la luce ottenuta è “descrittiva” non ha un carattere aggressivo sui dettagli ma al contrario contribuisce a minimizzare la texture della carnagione producendo già un immagine con un effetto molto simile a quello di “beauty”.

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Set di deflettori. Questi sono montati nel foro centrale della torcia

ELINCHROM RANGER ELB400 con torcia S

Per ottenere una luce morbida, avvolgente e descrittiva tipica appunto di questo schema, è stato utilizzato un softbox rotalux rettangolare. Questo diffusore produce una luce molto diffusa che può essere ulteriormente ammorbidita grazie anche all’aggiunta di un deflettore interno, proprio come quello presente nel beauty dish.

Infatti uno dei grandi vantaggi del sistema dei flash Elinchrom è proprio quello di poter installare agevolmente questo accessorio su ogni torcia a prescindere dal modellatore installato, grazie al foro presente direttamente sul corpo torcia in prossimità della lampada flash.

Grazie al deflettore la luce non arriva direttamente sui due strati di diffusori interni al softbox. La luce viene così riflessa nella zona centrale per gran parte sul deflettore,  e quindi  ritorna indietro più morbida, con un principio analogo a quello degli softbox a flash interno indiretto, ma conservando un intensità luminosa decisamente superiore che in questi ultimi.

 

Per il momento ci fermiamo qui ma vi do appuntamento a breve dove vi illustrerò come ho realizzato le immagini (ancora più “hot”!) che hanno composto il resto dell’editoriale.
Se avete domande o curiosità non esitate a commentare questo articolo!


Ecco l’attrezzatura che ho utilizzato per questo lavoro:
– Elinchrom Elb 400 + 2 Torce (usata prevalentemente un unica torcia)
– Rotalux rettangolare con e senza griglia
– parabola standard
– Rotalux octa 135
– Esposimetro: Sekonic 478DR-EL
– Fotocamera: Nikon Full frame camera –
– Ottiche  Nikon 135mm f2 DC e Nikon 50 mm f1.4


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Hanno lavorato sul set di questo editoriale glamour
Fotografo: Francesco Francia
Modella: Emy Danciu vivian
MuA: Cinzia Broccucci
Assist. Alessandra Li Gotti
Location: baita Antonio Cavalli – Terminillo
Special Thanks: Fabio Biscetti, Simone Munalli